|
|
Carne di maiale che mette al riparo da virus e batteri,
che evita infiammazioni all’intestino ed è altamente
digeribile. L’Università del Sacro Cuore di Piacenza ha
avvalato la tesi dei produttori del concime ‘Vecchia
Oasi’ dell’azienda casalese Bio-Pre. Di questa sorta di
‘miracolo alimentare’ se ne era parlato lo scorso
settembre quando la Bio-Pre, azienda che ha sede a
Vicomoscano, ha aperto uno spaccio di insaccati (salami,
pancette, coppe e fiocchetti) in zona industriale a
Casalmaggiore. Ora è arrivata la conferma dal mondo
accademico: «L’Università di Piacenza ha messo a
confronto la carne di suini allevati con alimentazioni
usuali con quella di animali alimentati con farine
Bio-Pre — spiegano dall’azienda —. Ebbene, è emerso che
i suini che hanno mangiato farine realizzate con
prodotti fertilizzati con il nostro concime avevano il
4% in meno di grasso totale. Avevano una maggior
quantità di grassi a catena corta (laurico e miristico)
calcolata nel 3% e avevano una quantità minore di grassi
a catena lunga che sono i meno digeribili. Di più,
queste carni, proprio grazie all’acido laurico e
all’acido linoleico, portano ad una riduzione del
colesterolo e del trigliceridi». Insomma, si può
mangiare qualche fetta di salame senza timore di gravi
conseguenze sulla salute, un sogno per chi soffre di
disturbi intestinali.
La storia di questi ‘salumi salvifici’ inizia nel 2000.
Quell’anno, infatti, la ‘Bio-Pre’ inizia a
commercializzare il suo concime ‘Vecchia Oasi’ che è
completamente minerale ed esente da agenti chimici. Tre
anni più tardi un allevatore di galline, alimentate con
piante fertilizzate con il ‘Vecchia Oasi’, si accorge
che le uova non puzzano e che i volatili hanno
riacquistato vigore. Allora decide, insieme ai titolari
della ‘Bio-Pre’, di effettuare una prova empirica: in
una cascina di Fossacaprara (Casalmaggiore) vengono
preparate due pentole di brodo, in una viene cotta una
gallina normale, nell’altra una allevata con sistema
biologico. Il brodo di quest’ultima è nettamente
migliore: meno grasso e più profumato. La parola allora
passa all’Università di Piacenza che spiega: gli animali
nutriti con piante fertilizzate dal ‘Vecchia Oasi’ non
hanno ritenzione idrica e hanno fegato e reni che
funzionano meglio. Di conseguenza —ossia dalla minor
presenza di liquidi nel corpo— migliora la loro carne.
Alla ‘Bio-Pre’ viene allora l’idea di affiancare la
commercializzazione del concime all’allevamento
suinicolo con miscele biologiche e adesso sono pronti a
mettere in vendita i prodotti ottenuti. I suini da cui
si ricavano pancette, salami, fiocchetti e coppe sono
alimentati solo con farine di orzo, frumento, granoturco
e soia biologiche. «Salami e pancette risultano più
digeribili —spiegano dall’azienda casalese— poiché il
loro grasso contiene acido laurico, mentre hanno una
quantità minore di acidi grassi a catena lunga». Una
spiegazione scientifica che si traduce nella possibilità
di mangiare i salumi anche a chi ha particolari
patologie, come le emorroidi appunto. E ora l’avvallo
definitivo arriva dal mondo accademico dove ricercatori
ed esperti hanno anche ampliato la gamma dei vantaggi
offerti da questi salumi di nuova produzione: «Di
recente sono state riconosciute all’acido laurico
funzioni antivirali ed antibatteriche. Inoltre una
ricerca da poco pubblicata ha dimostrato che il grasso
naturale della noce di cocco, che contiene molto acido
laurico, protegge dai danni arrecati al fegato
dall’alcol e migliora la risposta antinfiammatoria del
sistema immunitario». Mangiare sano, dunque, ci può
proteggere dalle malattie e anche quei cibi che
ritenevamo ‘pericolosi’ in realtà possono essere
positivi: «Non basta comprare i cibi dal contadino per
essere sicuri della loro genuinità perché questi
prodotti devono essere ottenuti con concimazioni
presenti in natura. E il nostro concime è completamente
minerale ed esente da agenti chimici», concludo dalla ‘Bio-Pre’.
Lo spaccio allestito nella zona industriale di
Casalmaggiore sta registrando un vero e proprio
‘assalto’ pacifico da parte di buongustai locali e non
solo. «Per molti i nostri salumi hanno rappresentato la
possibilità di tornare a gustare determinati sapori. Se
vogliamo, infatti, i nostri prodotti hanno un gusto più
vicino a quello dei salumi di una volta, quando gli
animali erano alimentati esclusivamente in maniera
naturale», affermano orgogliosi dall’azienda. E il loro
messaggio di genuinità viene lanciato puntualmente alle
fiere e ai mercati della zona conquistando sempre più
seguaci.
|
|